LA PASQUA SICILIANA
“A Pasqua ogni siciliano si sente non solo spettatore, ma attore, prima dolente, poi esultante, d’un mistero che è la sua stessa esistenza”
Così diceva lo scrittore Gesualdo Bufalino.
La partecipazione popolare ai riti della settimana santa, in Sicilia, è diffusa in tutte le fasce della popolazione, a volte trascendendo la fede religiosa; ma quello che più colpisce è la varietà dei riti. Si va dal Venerdì Santo di Enna, dai toni drammatici, dove migliaia di figuranti incappucciati sfilano in un corteo tanto spettacolare quanto inquietante fino a notte fonda, fino all’incontenibile energia dionisiaca delle celebrazioni della festa dell’Uomo Vivo, il Gioia, cantato anche da Vinicio Capossela, che si tengono a Scicli il giorno di Pasqua.